Prosegue l’impegno di ANQUI a fianco dei colleghi che lavorano in Alstom, per il quotidiano monitoraggio del caso legato alla fusione in atto tra la francese Alstom e la tedesca Siemens, su cui è intervenuta la scure dell’Antitrust della Commissione Europea che si dovrebbe pronunciare definitivamente entro il 18 febbraio.
ANQUI si è attivata per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle forze politiche sia a livello nazionale che territoriale. Infatti è stata tra i promotori dell’incontro che si è tenuto il 4 febbraio presso il Comune di Savigliano tra l’amministrazione comunale, provinciale e regionale, con diverse rappresentanze politiche del territorio, le rappresentanze sindacali e i parlamentari dello Stato ed europei. Durante l’incontro preoccupazione è stata espressa per il futuro dello stabilimento piemontese che progetta e produce il Pendolino, e si è auspicato un intervento del Governo a sostegno di un asset strategico come quello dell’industria ferroviaria da sempre fiore all’occhiello di questo territorio.
Il Segretario Territoriale ANQUI, Modesto Comes, ha ribadito con forza e determinazione la necessità di avere dall’azienda il piano industriale di Savigliano e Italia, chiaro nella missione a medio termine, delle strategie previste, dell’accrescimento delle competenze dei quadri e professional, degli investimenti destinati in tecnologia e risorse.
Comes ha ricordato che Alstom è un riferimento dell’Industria 4.0 con modalità e indirizzo di azienda moderna, organizzata e volta alle nuove sfide di domani. E ha come il Pendolino possa ancora essere un prodotto del mondo Rolling Stock all’interno dei 250 chilometri orari, unico treno conforme e certificato dall’ultima normativa TSI: con un’iniezione di fiducia e sopratutto di ricerca e sviluppo, è possibile stare al passo anche con l’altissima velocità. Ecco perché è necessario sapere al più presto quale sarà la missione di Savigliano.
L’intervento di Comes ha dato il via a una serie di considerazioni da parte degli intervenuti, tutte convergenti su quello che il Segretario Territoriale ANQUI ritiene il vero nodo del “Caso Savigliano”. Il pendolino è uno dei prodotti che ha venduto e che fa servizio in tantissime nazioni, ai climi polari, in Asia, in Russia e domani negli Stati Uniti e in tanti altri paesi, con un livello di affidabilità, prestazioni e sicurezza degno dei più forti competitor. Ciò è messo in discussione dalla fusione tra i due leader franco-tedeschi.
“Incontro proficuo – ha commentato Comes – sotto il profilo della convergenza di intenti e opinioni – che si è concluso con la richiesta di invitare Alstom a presentare i piani industriali e a rendere ufficialmente note le linee strategiche per ogni scenario prevedibile, riguardanti lo stabilimento piemontese. Inoltre tutti i deputati cuneesi presenteranno sulla questione interrogazioni parlamentari a firma congiunta. Infine con l’invito del Governo e in particolare il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio a illustrare le proposte e le iniziative che si intendono attivare nel corso di un Consiglio comunale aperto che affronti la questione. Attendiamo il pronunciamento dell’Antitrust e ci ritroveremo al tavolo di oggi e quello del Mise come concordato”.